La produzione della rete elettrosaldata può avvenire utilizzando filo trafilato in acciaio a basso tenore di carbonio lucido, lucido cromabile, zincato oppure in acciaio inox.
La maglia di una rete elettrosaldata può essere di 3 tipologie:
- maglia rettangolare
- maglia quadra
- maglia differenziata
I pannelli di rete elettrosaldata si suddividono anche per il tipo di finitura perimetrale (bordi del pannello):
- pannelli con bordi rifilati (senza punte)
- pannelli parzialmente rifilati (alcuni lati con le punte, altri con bordi rifilati)
- pannelli con spuntoni (punte)
PRODUZIONE DI RETE ELETTROSALDATA IN PANNELLI – ELETTROSALDATURA
La rete elettrosaldata è fabbricata con macchine completamente automatiche o semi-automatiche e di solito il filo trafilato impiegato è in acciaio dolce, semi crudo, con una percentuale di carbonio (C) che oscilla da 0,10 a 0,15 % circa. Utilizzando questo tipo di filo, non si presentano problemi dal punto di vista metallurgico e se il lavoro viene svolto bene, i punti di saldatura non hanno nessuna influenza sulle caratteristiche meccaniche del filo. La tipologia di produzione prende il nome di fabbricazione per resistenza elettrica.
Per quanto riguarda invece la produzione di rete elettrosaldata con acciai a più alto tenore di carbonio, che durante il processo di lavorazione a freddo (trafilatura) hanno raggiunto un’alta resistenza alla trazione, la faccenda è completamente differente. Oltre alla differenza della qualità di saldatura a seconda del tenore di carbonio, un fattore importantissimo da tenere conto è il riscaldamento durante la saldatura; quest’ultimo incide sulle caratteristiche meccaniche del filo d’acciaio e può modificarne anche la struttura.
A fronte di molte prove effettuate sui punti di saldatura della rete elettrosaldata, si è evinto che con il processo di saldatura per resistenza elettrica si ottiene una saldatura ottima ed uniforme, che non determina una riduzione del diametro dei fili longitudinali, ma al contrario la aumenta nel nodo della saldatura.
A differenza delle reti in rotolo, le reti elettrosaldate con fili di grande diametro vengono normalmente fabbricate in pannelli di varie dimensioni, per far fronte alla difficoltà di avvolgimento.
Le macchine sono costituite da un carrello per l’avanzamento dei fili longitudinali o di catena, dal gruppo di saldatura formato dagli elettrodi, dal dispositivo di posa delle barrette trasversali e da un pianale posto alla fine della macchina, dove appoggiano i pannelli ultimati.
Il carrello per l’avanzamento dei fili di catena ha tanti canaletti per la messa in posizione alla stessa distanza dei fili longitudinali, nei quali questi sono infilati, sino a raggiungere dall’altra parte una piastra che ne delimita la sporgenza. Quando i fili sono tutti al loro posto, il carrello si avvicina alla saldatrice ed i fili infilati nelle sue guide, dove verranno fatti avanzare a seconda della lunghezza di maglia richiesta. Dagli operatori del settore questo processo viene chiamato avanzamento.
A valle degli elettrodi vi è il contenitore delle barrette trasversali (oppure lo svolgitore con relativa raddrizzatura in linea, se si tratta di impianti che partono da filo in rotolo, anziché da barrette di filo raddrizzato) ed il dispositivo che le dispone trasversalmente ad eguale distanza una dall’altra sui fili catena, per la saldatura. La distanza tra le varie barre trasversali determina la larghezza della maglia; in questo caso i fili sono denominati fili di montatura.
Le macchine utilizzate per la produzione di rete elettrosaldata consentono un preciso controllo dimensionale ed il sistema di produzione per resistenza elettrica consente un notevole risparmio di tempo, lavoro e denaro.